Chi Siamo
StampaIl Gruppo Stanleybet vanta una tradizione ben consolidata di Compagnia privata di scommesse sportive corretta, responsabile e pienamente in linea con i parametri richiesti nel Regno Unito e negli altri paesi in cui opera. Il Gruppo Stanleybet è attualmente tra i maggiori operatori di Gaming in Europa, ed opera nel mercato B2C in Belgio, Cipro, Italia e Malta, con un totale di oltre 2000 sportelli e uffici e 3000 dipendenti e collaboratori.
Il Gruppo è anche presente in Croazia, Danimarca, Germania, Regno Unito, Romania e ha cominciato ad espandersi in Africa – grazie a una partnership in Nigeria – e in Sud America – con partnership in Perù e Argentina – attraverso il proprio marchio dedicato al B2B, Magellan Robotech, con il quale progetta e sviluppa prodotti e soluzioni avanzate per il mondo del Gaming (clicca qui per scoprire il mondo Magellan Robotech).
LA STORIA DEL GRUPPO STANLEYBET
Stanleybet nasce a Belfast, nell'Irlanda del Nord, nel 1958, come ramo internazionale di Stanley Leisure Ltd, compagnia di scommesse sportive.
Nel 1963 Stanley Leisure si afferma come bookmaker autorizzato ai sensi del Betting, Gaming and Lotteries Act e, dopo aver acquisito una posizione di rilievo in Inghilterra con i suoi casinò e betting shop, intraprende uno straordinario percorso di crescita nel mercato europeo delle scommesse sportive.
Dopo oltre 20 anni di sviluppo in Irlanda, si trasferisce in Inghilterra nel 1979, costituendo il suo quartier generale a Liverpool.
Nel 1986, dopo un straordinario sviluppo di betting shop e casinò di sua proprietà, approda al London Stock Exchange (borsa di Londra) e assume il nome, come società quotata, di Stanley Leisure Plc (Public Listed Company). Ben presto il titolo entra nel gotha dei 250 titoli più prestigiosi del Mercato, utilizzati ogni giorno per la produzione dell'indice giornaliero della borsa.
Nel luglio del 1997 nasce Stanley International, joint venture 50/50 tra Stanley Leisure Plc ed un operatore italo/britannico, che inizia subito operazioni overseas in Croazia e Italia.
Nel 1998 Stanley Leisure Plc chiede al Ministero delle Finanze Italiano di partecipare con 100 suoi punti di gioco alla sperimentazione sulle scommesse assegnata in monopolio a SNAI. La risposta è che potrà partecipare solo al momento della gara, prevista al termine della sperimentazione. Ma la gara del 1999 (1000 concessioni) conterrà clausole escludenti: la partecipazione delle società quotate in borsa, infatti, è resa impossibile. All'esposto di Stanley alla Commissione Europea segue una procedura di infrazione contro l'Italia. Ma saranno le sentenze Gambelli (2003) e Placanica (2007) della Corte di Giustizia a confermare l'illegittima esclusione di Stanley dalla gara, in violazione del diritto dell'Unione.
Nel maggio 2005 Stanley Leisure vende a William Hill tutti i betting shop di proprietà presenti nel Regno Unito (circa 700), rimanendo leader in Inghilterra con i suoi Casinò e in grande sviluppo in Europa attraverso la partecipata Stanley International.
Nell'agosto del 2006 lo Stato Italiano mette a gara concessioni per 9 anni, ma impone clausole sulle distanze tra i punti vendita in favore dei 1000 vincitori di gara del 1999, dalla quale Stanley era stata indebitamente esclusa. Stanley reagisce e, nel 2012, la sentenza Costa Cifone della Corte di Giustizia conferma che lo Stato Italiano, con la gara (Bersani), ha violato ancora una volta il diritto dell'Unione a danno di Stanley.
Settembre 2006: il gruppo malese Genting International lancia un'offerta pubblica di acquisto presso la borsa di Londra del 100% delle azioni di Stanley Leisure Plc. L'offerta si conclude con successo.
Nell'ottobre 2006 il proprietario italo-britannico del 50% di Stanley International acquista da Genting In-ternational il residuo 50% in possesso di quest'ultimo, divenendo così proprietario al 100% della Holding Inglese controllante l'intero gruppo.
Nel 2012 Stanley e il Regolatore italiano avviano colloqui informali per la partecipazione di Stanley ad una nuova gara della durata di 9 anni. Ma la gara Monti esce a sorpresa con una durata di soli 3 anni e mezzo e prevedendo una clausola di cessione gratuita della rete a fine concessione che rendeva impossibile una partecipazione di alto profilo. A seguito del contenzioso che viene instaurato, sarà di nuovo la Corte di Giustizia (sentenza Laezza 2016) a confermare la contrarietà al diritto dell'Unione della clausola di cessione gratuita della rete.
I colloqui instaurati con il Regolatore Italiano portano comunque a un'intesa, che permette a Stanley di partecipare al Bando di Gara per l'online e da quel momento Stanley esercita la raccolta a distanza in Italia attraverso regolare licenza ADM. Stanley si augura, e in questo senso è in corso ogni sforzo possibile, di trovare quanto prima una intesa anche per il comparto terrestre.
Nel 2014, allo scadere di un lungo periodo di non concorrenza pattuito con William Hill, Stanley riprende l'attività nel Regno Unito: il primo shop della nuova era vede la luce a Liverpool il 14 febbraio 2014.
Stanley è in possesso di licenza, terrestre e/o online, nel Regno Unito e in numerosi altri paesi Europei. L'operatività in Italia, caso unico, è avvenuta cross-border attraverso licenza Maltese a causa delle discriminazioni subite, in violazione del diritto dell'Unione, nell'accesso al sistema concessorio Italiano, come confermato da molteplici sentenze della Corte di giustizia e dei giudici nazionali, anche apicali.
Grazie a un innovativo modello di business la cui compatibilità con la Legge Europea è stata dimostrata in tre sentenze della Corte di Giustizia Europea, Gambelli (2003), Placanica (2007), Costa-Cifone (2012) e Laezza (2016), il Gruppo continua a sostenere il suo diritto a offrire servizi all'avanguardia di scommesse sportive nell'Unione Europea in modo responsabile, trasparente e in linea con le disposizioni comunitarie.
Stanleybet è impegnata in prima fila nella protezione dei suoi clienti, applicando gli standard più alti di disciplina interna in piena conformità con il proprio principio di trasparenza in tutte le operazioni aziendali e garantendo loro il diritto di scegliere i prodotti più innovativi d'intrattenimento nel mercato delle scommesse sportive.